Il bilancio di tutto quello che è successo nelle Classiche
WT 2018: i protagonisti, i numeri, le imp...

Il bilancio di tutto quello che è successo nelle Classiche
WT 2018: i protagonisti, i numeri, le imprese.
Con la stagione 2018 in archivio, si può tracciare un bilancio su quanto accaduto nelle 20
classiche World Tour disputate quest'anno. Come già fatto in passato, andremo
ad analizzare qualche numero, ben consci che non sempre i numeri fotografano
perfettamente la situazione o l'andamento delle varie corse.
Ad imporsi nelle 20 prove
del calendario World Tour, sono
stati 15 corridori con cinque atleti
capaci di imporsi in due prove, mentre nella scorsa stagione erano riusciti ad
imporsi 11 atleti diversi con sei atleti capaci di imporsi almeno in due prove,
con Greeg Van Averamet capace di vincerne quattro.
A quota due successi troviamo Valgren (Omloop e Amstel), Terpstra
(E3 e Fiandre), Sagan (Gand e
Roubaix), Alaphilippe (Freccia e San
Sebastian) e Matthews (Quebec e
Montreal). Se l'anno scorso la nazione più vincente era stata il Belgio con 7
successi, quest'anno le nazioni più vincenti, con tre successi a testa,
sono Belgio, Francia e Australia
grazie alle vittorie di Benoot (Strade Bianche), Lampaert (Dwars door
Vlaanderen) e Naesen (Bretagne Classic), quelle di Alaphilippe e Pinot
(Lombardia) e quelle di Matthews e McCarthy (Cadel Evans Road Race). A quota due successi, oltre a Danimarca,
Slovacchia e Olanda, troviamo l'Italia
grazie alle vittorie di Nibali
(Sanremo) e Viviani (Amburgo).
Chiudono con un successo a testa Lussemburgo, Norvegia e Germania che si sono
imposte a Liegi, Francoforte e Londra con Jungels, Kristoff e Ackermann.
A spartirsi i 60
gradini del podio, sono state 16 nazioni, una in più rispetto alla
scorsa stagione. Come accaduto negli ultimi tre anni, è il Belgio a guidare questa graduatoria con 16 podi, uno in meno rispetto allo scorso anno. Per il terzo anno
consecutivo l'Italia si piazza in seconda posizione, quest'anno i podi
sono nove, tre in più rispetto
all'anno scorso, con i secondi posti di Viviani ( Cadel Evans, Gand, Londra), Colbrelli (Montreal) e Nibali
(Lombardia) e i terzi posti di Gasparotto (Amstel) e Nizzolo (Londra) che si
vanno ad aggiungere ai due successi conquistati da Nibali e Viviani. Al pari dell'Italia, nove podi anche per la Francia che migliora sensibilmente i
quattro del 2017. Subito giù dal podio Australia e Olanda con cinque podi,
seguite dalla Danimarca con quattro. Due podi per Slovacchia e Norvegia,
chiudono con un podio a testa Sudafrica, Polonia, Svizzera, Repubblica Ceca,
Spagna, Lussemburgo, Canada e Germania. Come l'anno scorso 0 podi per la Gran Bretagna che ha dominato i GT vincendo
Giro, Tour e Vuelta con Froome, Thomas e Simon Yates.

Passando ai piazzamenti
nei primi 10, sono state 22 le nazioni in grado di conquistarne almeno uno, mentre lo scorso anno
erano state 24. Anche questa graduatoria è ad appannaggio del Belgio che con 50 piazzamenti stacca nettamente le altre formazioni. Alle spalle
del Belgio, primo anche lo scorso anno con 40 podi, a quota 26 c'è la l'Italia che guadagna un gradino rispetto allo scorso anno quando
aveva chiusa terza con 25 podi. Terzo
posto con 21 piazzamenti per la Francia
che l'anno scorso era seconda a quota 26. L'Olanda con 14 piazzamenti è quarta
e precede di una lunghezza l'Australia che l'anno scorso aveva conquistato 18
piazzamenti in top 10.
Doppia cifra anche per Danimarca (12), Repubblica Ceca (11) e Germania (10).
Spagna e Slovacchia si fermano a quota 7 e precedono Norvegia (6), Austria (4)
e Colombia (3). Due piazzamenti per Polonia, Svizzera, USA, Lussemburgo,
Slovenia, Irlanda e Portogallo. Chiudono a quota uno Sudafrica e Canada.
Per gli azzurri
è stata una stagione positiva e in
linea con le ultime due, con la vittoria di Nibali alla Sanremo che
rappresenta il momento clou della nostra stagione. Rispetto all'anno scorso anno abbiamo faticato maggiormente sulle
pietre dove se escludiamo il secondo posto di Viviani alla Gand non abbiamo
raccolto praticamente nulla ma siamo tornati ad essere protagonisti alle Ardenne
con il podio di Gasparotto all'Amstel. Come ormai accade da qualche anno, siamo
spesso tra i protagonisti ma fatichiamo a vincere, con i soli Nibali e Viviani
che oltre a riuscirci hanno dato l'impressione di poterlo fare