Alejandro Valverde è distante dalla maglia rossa solo 25
secondi ma Simon Yates ha messo la Vuelta n...

Alejandro Valverde è distante dalla maglia rossa solo 25
secondi ma Simon Yates ha messo la Vuelta nel mirino, scommettendo sulla sua
ultima settimana.
Al Giro era parso imbattibile per gran parte della corsa, salvo naufragare clamorosamente nelle
ultime due tappe di montagna, passando dalla maglia rosa al chiudere in 21esima
posizione ad oltre un'ora e un quarto da Froome. Dopo le fatiche del Giro, Simon Yates, per smaltire le tossine
accumulate nella corsa rosa e per
metabolizzare la delusione di aver chiuso in quel modo un Giro corso da padrone
fino alla tappa numero 16, quella della crono di Rovereto, è stato due mesi senza corse.
In questa Vuelta, Simon non ha mai rubato l'occhio come al
Giro, correndo in modo meno spettacolare
e più oculato ma all'inizio dell'ultima settimana si trova nella stessa situazione
e anche se il vantaggio di 25" su Valverde
è inferiore ai 56" che aveva su Tom Dumoulin, l'impressione che il finale
possa essere diverso è assai concreta.
Anzitutto perché il Giro non può non aver insegnato nulla a
Yates e alla sua squadra, sia perché dei tre GT, pur proponendo tanti arrivi in
salita e arrivando a fine stagione, la Vuelta è quello che meno di altri chiede
ai suoi protagonisti di far emergere quelle capacità di recupero e di fondo che generalmente permettono di fare
la differenza.
Un altro punto a favore di Yates è la caratura degli
avversari, che se al Giro si chiamavano Dumoulin e Froome, che poi hanno chiuso
sul podio anche il Tour, qui si chiamano Valverde,
Lopez, Quintana o Kruijswijk e
con tutto il rispetto non è la stessa cosa, con la coppia Movistar (non apparsa
brillantissima) e l'olandese della Lotto
NL reduci dal Tour, e Lopez che come al Giro pare mancare di
quell'incisività necessaria per ribaltare la corsa.

Le ultime due tappe di montagna ad Andorra, pur essendo decisamente diverse dalle ultime due del Giro,
quindi più nelle corde di Yates,
proporranno tante salite che almeno sulla carta permettono agli
avversari di sperare di ribaltare la corsa. Ad inventarsi qualcosa dovrebbe
essere la Movistar che potendo contare su un brillantissimo Valverde, dovrà cercare di mettere alle strette
Yates e rosicchiare più secondi
possibili, come è accaduto nella tappa di ieri. Chi di certo proverà a
inventarsi qualcosa, quantomeno per conquistare il podio, è Miguel Angel Lopez e proprio lui
potrebbe essere l'ago della bilancia nella lotta
tra Yates e la Movistar, con Quintana che potrebbe essere spronato proprio
dalla presenza del connazionale a correre diversamente da quanto visto fin qui.
Alla fine, come sempre, più che dagli avversari, dipenderà
da Yates e dalla sua capacità di allontanare i fantasmi del Giro e di mantenere
la lucidità necessaria per capire quando sarà il caso di rispondere o meno agli
attacchi che porteranno i suoi avversari. Per il capitano della Mitchelton, Madrid non è lontanissima e grazie a
lui la Gran Bretagna potrebbe conquistare tutti e tre i GT stagionali, per un
dominio che fino a qualche anno fa era decisamente impronosticabile.