Il Tour de France è la corsa che più di tutti dimostra come
la squadra sia fondamentale nella vittor...

Il Tour de France è la corsa che più di tutti dimostra come
la squadra sia fondamentale nella vittoria.
Gli ultimi anni ci hanno mostrato chiaramente quanto conti
la squadra al Tour de France, con la
Sky che prima al fianco di Wiggins e
poi di Froome, ha presentato
formazioni in grado di controllare la corsa quasi in ogni situazione, anche se
più volte è parso che gli avversari rinunciassero ad attaccare proprio per il
timore che la squadra di Brailsford
incuteva. Dal 2012 in avanti abbiamo visto Froome, Porte, Kwiatkowski, Poels,
Thomas e Landa scortare di volta in volta i rispettivi capitani, mostrando in
più occasioni una superiorità tale da permettergli di piazzarsi davanti ai
principali avversari di Wiggins e Froome, con Froome capace di salire sul podio
nel 2012 e Landa a mancarlo per un solo
secondo lo scorso anno.
Le due corse di preparazione più importanti in vista del
Tour, Delfinato e Giro di Svizzera, hanno visto sugli scudi Sky, BMC e Movistar che poi
sono le squadre di tre dei principali favoriti: Froome, Quintana e Porte. Tutte
e tre le squadre, anche se non hanno la stessa forza o le stesse
caratteristiche hanno mostrato di poter supportate al meglio i propri capitani
e dato l'impressione di poter risultare decisive per le loro sorti. Quella che
come al solito ha destato l'impressione
migliore è la Sky che al Delfinato ha conquistato la vittoria finale con
Thomas, ha indossato la maglia gialla in
sette tappe su otto e soprattutto da dominato la cronosquadre infliggendo
distacchi pesanti a tutti. Una prestazione, questa, che se ripetuta nella cronosquadre di Cholet in programma
nella terza tappa, potrebbe regalarci l'ennesima corsa bloccata con l'armata al
servizio di Froome a dover recitare la parte che gli riesce meglio, quella in
cui controlla la situazione.

Il modo in cui proseguirà il Tour dopo la cronosquadre,
dipenderà tanto dalle prestazioni di BMC, Movistar e Bahrain - che al Tour si
presenterà con una formazione decisamente
più competitiva di quelle viste in Svizzera o al Delfinato - nella
cronosquadre. La BMC, al suo ultimo Tour, è sicuramente la squadra più forte tra queste e pare l'unica in grado di poter
contrastare la Sky visto che se da un alto ci sono Froome, Kwiatkowski, Moscon
e Thomas, dall'altro ci sono Porte, Kung, Van Garderen e Bevin. Per Porte,
recente vincitore del Giro di Svizzera,
sarà importante guadagnare su tutti i rivali e chiudere a ridosso di Froome in
modo da lasciare il peso della corsa sulla Sky e poter correre senza la pressione
di avere la maglia gialla, anche perché, per quanto competitiva nella
cronosquadre e sul pavè, la BMC appare decisamente meno competitiva della Sky
in montagna.
La Movistar, comunque abituata a difendersi nelle
cronosquadre, potrebbe accusare un distacco
superiore al minuto e quindi per forza di cose dovrà ribaltare la
situazione in salita dopo avrà ben tre capitani vista la presenza di Quintana,
Landa e Valverde. Alla fine la strada deciderà chi sarà il capitano e gli altri
due dovranno mettersi al suo servizio andando a formare un terzetto da far
paura a tutti. Con Valverde che ha nel Mondiale il suo grande obiettivo
stagionale, almeno sulla carta, è Nairo Quintana quello che da maggiori
garanzie. Il colombiano è apparso in buona condizione al Giro di Svizzera
andando a centrare il successo nella tappa più dura. Un successo che ha
interrotto un digiuno che durava da oltre un anno, visto che il suo ultimo
successo risaliva al Blockhaus al Giro
2017. Landa è apparso indietro
rispetto al colombiano e ha corso in maniera abbastanza indisciplinata, una
cosa che andrà assolutamente evitata al Tour se Nairo dimostrasse di star
meglio di lui.
Le prima frazione di montagna arriverà solo alla decima
tappa e stavolta tra cronosquadre, Muur
de Bretagne e il pavé della Roubaix,
la classifica rischia già di essere decisamente sgranata, eventualità questa
che potrebbe regalarci una corsa sonnacchiosa o decisamente spettacolare.