Nello scorso mese di settembre, Vittoria Bussi, una ciclista
italiana, ha spostato un po' il limite ...

Nello scorso mese di settembre, Vittoria Bussi, una ciclista
italiana, ha spostato un po' il limite umano, stabilendo il nuovo Record
dell'Ora.
Vittoria Bussi è diventata
la prima donna a superare il muro dei 48 km. Il precedente Record apparteneva
alla statunitense Evelyn Stevens che
il 27 Febbraio 2016, nel velodromo di Colorado Springs aveva stabilito il nuovo
primato con 47,980 km.
Nel velodromo di Aguascalientes
in Messico, Vittoria Bussi ha percorso 48,007
chilometri, riuscendo a migliorare il vecchio primato di soli 27 metri, una differenza minima ma
che fa tutta la differenza del mondo per la trentunenne atleta italiana che ha
così visto ripagati tre anni di
sacrifici.
Stabilire questo Record non è stato per nulla facile per
Vittoria che ha iniziato solo nel 2013 col ciclismo e che per questo progetto
ha dovuto mettere da parte il suo lavoro
di ricercatrice all'università e parliamo di una ragazza laureata in
matematica che ha nel curriculum un dottorato di ricerca ad Oxford. Proprio in
Inghilterra si è avvicinata al ciclismo, iniziando a praticare gare di
triathlon e duathlon.
Per arrivare al Record ci ha impiegato tre anni e in questo
lasso di tempo il record è passato dai 46,274 km di Molly Shaffer Van Houweling ai 47,980 km di Stevens, rendendo più
difficoltosa la sua impresa. Impresa che è stata difficile sia dal punto di
vista tecnico, con Vittoria che ha dovuto imparare
ad andare in pista e ad usare una bici a scatto fisso, che da quello
economico, visti gli alti costi per effettuare questo tentativo e lo scarso interesse mediatico per questo
progetto.

Prima di riuscire a stabilire il Record, Bussi aveva
effettuato due tentativi: il 7 Ottobre
2017 fermandosi a 47,576 km, a 404 metri da Stevens, al termine di una
prova resa ancor più difficile da un'infiammazione al diaframma; il 13 Settembre 2018 quando dopo 44 minuti
di gara si era arresa per un problema al costato, anche se la proiezione dei
tempi non sarebbe stata sufficiente per il Record.
Il giorno successivo ci ha riprovato e stavolta è arrivato
il successo al termine di una prova in cui ha sempre rispettato la sua tabella
di marcia ma un calo negli ultimi 10 minuti ha messo a serio rischio il Record
che alla fine è arrivato per poco ma che ha dato un senso a tanti sacrifici e a
tante rinunce, al termine di una due giorni ricca di emozioni forti e sentimenti contrastanti come ha scritto la stessa
Vittoria sulla sua pagina Facebook "Improvvisamente
ha tutto un senso. Sono stati due giorni in cui mi sono vissuta a pieno, odiata
per i 45' di ieri sempre vicina al record, ma mai nel record, amata per il
coraggio di ritentare il giorno dopo, odiata di nuovo nella notte per aver
preso questa decisione e poi di nuovo amata per averci creduto. È la vita
intensa che ti travolge tra schiaffi e abbracci. Grazie "ORA" , mi
hai dato tutto quello che ti avevo chiesto, una vita da vivere in grande".
Alla fine i 48,007 chilometri gli sono valsi il Record dell'Ora ma non gli hanno
consentito di superare i 48,159 chilometri di Jeannie Longo che per questione di regolamenti e di bici usata non
è considerato come Record dell'Ora ufficiale, ma che rimane la miglior
prestazione registrata da una donna.
Sicuramente nella parte finale della sua prova, con la
fatica che si faceva sentire e il margine risicato sul Record di Stevens, a
Vittoria devono essere tornati in mente tutti i momenti belli e brutti di
questi tre anni e le sofferenze di quegli ultimi interminabili minuti del suo
tentativo, che per Merckx, furono i più duri della sua carriera, devono
essergli sembrate nulla o quasi rispetto a quelle patite per arrivare fino ad
un passo dalla riuscita.