Se tra gli uomini Mathieu Van Der Poel sta dimostrando la
propria superiorità, tra le donne la situa...

Se tra gli uomini Mathieu Van Der Poel sta dimostrando la
propria superiorità, tra le donne la situazione è più incerta con più atlete a
spartirsi successi e piazzamenti. Tra queste c'è anche una ragazza italiana che
ha deciso di trasferirsi in Belgio, laddove il ciclocross è quasi una
religione, per inseguire un sogno.
Alice Maria Arzuffi,
corre con la Steylaerts, formazione diretta dal due volte campione del mondo Bart Wellens, uno che di certo ne ha di cose da
insegnare a chi, come Alice, ha iniziato a misurarsi, con regolarità, con le
migliori della disciplina solo dalla scorsa stagione
Dopo le buone cose fatte nella stagione 2016/17, con un
podio a Zeven in un prova di Coppa
del Mondo o il quinto posto agli Europei, la Steylaerts decide di ingaggiarla
per la stagione 2017/18, Alice che spera di sfondare nel cross non aspetta
altro e si trasferisce in Belgio
dove potrà correre regolarmente le gare più importanti del calendario che oltre
alla Coppa del Mondo sono rappresentate da Superprestige,
DVV Trofee e in maniera minore dal Brico Cross.
Trasferendosi, l'Arzuffi ha deciso di diventare principalmente una crossista, usando la
stagione su strada per "preparare" quella tra fango e ghiaia. Con i
consigli e gli insegnamenti di Wellens, sin da subito Alice mostra grandi
margini di crescita e in breve tempo riesce a cogliere risultati di prestigio come il terzo posto agli Europei
o la vittoria nella prova di Bredene nel
Brico Cross, un risultato ottenuto in una giornata difficile dal punto di vista
climatico col freddo e il fango a condizionare la gara.
Con l'inizio di questa stagione, Alice sembra essere
cresciuta ulteriormente con una serie di piazzamenti che la indicano come una delle atlete più costanti dell'intero gruppo,
basti pensare che non è mai uscita dalle prime 8 posizioni nelle 11 gare a cui
ha preso parte. Se gli Europei o la prova di Berna in CDM non sono andati
benissimo, Arzuffi le cose migliori le sta facendo vedere nel Superprestige dove
è in lotta per la vittoria finale e dove ha centrato il successo più importante
della sua carriera nella prova di Gavere.
A Gavere, Arzuffi ha trovato quel fango che tanto le piace e
che fin qui a causa del caldo e dell'inizio sempre più anticipato della
stagione, era stato il grande assente di questa prima parte di stagione. Nel
fango di Gavere è riuscita ad esaltarsi e a prendersi uno di quei successi che
può cambiarti la carriera, perché
vincere questa prova in una competizione come il Superprestige non è da tutti.
Dopo la solita partenza difficoltosa, nel corso del secondo
giro, Alice è riuscita a tornare sulla testa della corsa composta dalla compagna
di squadra nonché campionessa d'Europa
Annemarie Worst e da quella del Mondo Sanne
Cant. Nel terzo giro, nei tratti più fangosi e ripidi, Arzuffi accelerava
continuamente, mettendo in grossa difficoltà le due blasonata avversarie con la
Cant costretta a ascendere dalla bici in un tratto molto fangoso.
Nell'ultimo giro, Arzuffi ha dovuto prestare attenzione al
ritorno della britannica Nikki Brammeier,
ma il margine accumulato nei giri precedenti la metteva al riparo da brutte
sorprese. Mai prima di Alice un'italiana aveva vinto una prova del
Superprestige e forse questa è la maggior rassicurazione sul suo talento e sul
fatto che questo possa essere solo il primo di una serie di successi
prestigiosi, perché come dicono nel suo Fans Club, Alice è
"Una ragazza italiana che ama il ciclocross e vive in Belgio per inseguire
il suo sogno".
Un sogno che a questo punto non può che essere quello di diventare una delle stelle più luminose del ciclocross.