La prima settimana della Vuelta 2018 si è quasi conclusa ma
la sfida su chi conquisterà la 'Roja' è...

La prima settimana della Vuelta 2018 si è quasi conclusa ma
la sfida su chi conquisterà la 'Roja' è più aperta che mai
Negli ultimi anni la Vuelta è cresciuta tantissimo e se a livello tecnico è ancora distante dal
Giro, come startlist ha poco o nulla da
invidiare, mentre per quanto riguarda lo spettacolo, dipende sia dalle energie
rimaste ai corridori ormai a fine stagione, sia dai gusti di chi guarda la
corsa spagnola, visto che ormai da anni è un susseguirsi di arrivi in quota, tra rampe di garage e muri spacca
gambe o salite più convenzionali, che chiamano all'opera quasi ogni giorno gli
uomini di classifica.
Se le ultime edizioni della corsa spagnola hanno vissuto
soprattutto sul tentativo di doppietta di Chris Froome, che, dopo averci
provato invano nel 2015 e nel 2016, l'anno scorso è riuscito a conquistare la maglia rossa dopo quella gialla, la
Vuelta di quest'anno vivrà sulla lotta tra chi un GT non l'ha mai conquistato e
che quindi cerca il proprio posto al
sole, e tra chi in passato un GT l'ha vinto ma che viene da periodi difficili.
Nairo Quintana è,
almeno sulla carta, il favorito numero uno sia perché la Vuelta l'ha vinta nel
2016, sia perché al suo fianco ha una squadra
fortissima. Dalla vittoria alla Vuelta non è stato quasi mai più se stesso,
se per se stesso consideriamo il corridore capace di salire tre
volte sul podio al Tour e di vincere Giro e Vuelta, tra il 2013 e il 2016 e
non quello abulico che abbiamo visto negli ultimi due Tour de France. Al suo
fianco c'è anche quell'Alejandro
Valverde che una Vuelta l'ha vinta nel 2009 e che sembra eterno come
dimostrato qualche giorno fa a Caminito
del Rey, quando ha battuto agevolmente tutti, ma che ha la testa al
prossimo Mondiale, conscio che potrebbe essere l'ultima occasione per vincere
la maglia iridata dopo ben sei podi. Anche Fabio
Aru ha vinto una Vuelta nel 2015 ma sembra un lontano parente di quel
corridore e deve anzitutto ritrovarsi.
Tra i corridori della "nuova" generazione, Simon Yates sembra essere quello che
meglio si sposa con le caratteristiche della Vuelta e anche se la cotta del
Giro è troppo recente per essere dimenticata, chi vorrà conquistare questa
Vuelta, dovrà fare i conti con lui. Chi non deve riscattarsi ma confermarsi è Miguel Angel Lopez che dopo il podio al
Giro ha grosse ambizioni di vittoria finale. Chi in queste prime tappe sta
facendo vedere ottime cose è il tedesco Emanuel
Buchmann che spera di raccogliere l'eredità di Ullrich e Kloden come uomo
da corse a tappe per un movimento come quello tedesco in forte ripresa dopo
anni difficili e spesso la Vuelta ci ha regalato protagonisti a sorpresa. Se
Buchmann è la speranza del movimento tedesco, Enric Mas è quella del movimento spagnolo che a breve spera di
trovare un erede di Contador.
Sky, dopo aver vinto Giro e Tour con Froome e Thomas non è
che abbia esattamente bisogno di un nuovo capitano per le corse a tappe, anche
e soprattutto perché ha già in rosa Egan
Bernal ma qui in Spagna potrebbe avere inizio l'ennesimo tentativo, dopo
Wiggins, Froome e Thomas, di portare un proprio corridore in giallo a Parigi.
Stavolta il prescelto pare essere Michal
Kwiatkowski che dopo aver chiuso 11° il Tour 2011, quando correva con la
Quick Step, e aver impressionato come gregario in salita negli ultimi due Tour,
pare poter iniziare a pensare ad un
futuro da uomo di classifica. Per iniziare col piglio giusto ha pensato bene di
prendersi la maglia rossa di questa Vuelta già al secondo giorno di corsa,
sicuramente sarà difficile vederlo uscire trionfatore, visto che va forte da
inizio stagione e che la tenuta sulle tre settimane di gara è l'incognita
maggiore per chi prova a diventare uomo
da corse a tappe.

Corridori da anni protagonisti ma mai capaci di vincere un
GT sono Uran e Pinot che dopo aver
bucato Giro e Tour, provano a riscattarsi sulle strade spagnole in una corsa
che non li ha visto spesso protagonisti. Buone cose hanno mostrato in questi
primissimi giorni di corsa anche gli olandesi Kelderman e Kruijswijk
che proveranno a continuare il buon momento olandese nei GT dopo i grandi
risultati di Dumoulin negli ultimi
GT.
Le sorprese e lo spettacolo non mancheranno nemmeno
quest'anno, visto il percorso e i tanti uomini di classifica al via della corsa,
ma l'impressione è che questa Vuelta possa frenare o accelerare quel ricambio
generazionale che per quanto concerne i grandi giri è ormai prossimo.